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accoglienza bimbi ucrainiFaccio una premessa, perché ne sono consapevole: ciò che leggerete di seguito è antipatico, forse poco consono al momento, ma, per quella che è la mia sensibilità, inevitabile.

Da ieri sul web e sui social continuo a vedere video di bambini che accolgono a scuola o in classe altri bimbi provenienti dall’Ucraina.

La scena è più o meno la stessa: i bambini disposti su una o più file, la maestra dietro di loro, a volte una bella musica di sottofondo e poi i bimbi ucraini inquadrati di spalle (purtroppo molti non hanno avuto neanche questa accortezza) che arrivano. Grande applauso, disegni donati o appesi, bandierine ucraine (a volte anche italiane) sventolate e poi, alla fine, la o le maestre che li vanno a prendere, dandogli ufficialmente il benvenuto.

Bello, simbolicamente significativo, emotivamente forte… ma c’è qualcosa di stonato, qualcosa che manca in maniera evidente e che invece per me NON DEVE mancare: manca la spontaneità. Leggi il seguito di questo post »

2017-09-30-05-36-06-1100x733In un posto lontano lontano ma poi neanche tanto, viveva un bimbo che non era piccolo piccolo ma neanche grande grande.
Era un tipo simpatico dai capelli castani e gli occhi dai mille colori che amava vestirsi bene: pantaloni blu, calzini dello stesso colore ma con la punta grigia (così sono più eleganti!)… aveva 18 mesi che per lui però erano un po’ come i 18 anni per gli altri. Si chiamava Kirill che in italiano si traduce con il nome di Cirillo e che significa, guarda caso, “signorile” o meglio ancora “giovane Re”. Leggi il seguito di questo post »

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Ci risiamo: ancora una volta, come genere umano, abbiamo deciso di offrire il peggio di noi stessi.

Persone in fuga, famiglie divise, bombe, feriti, morti, minacce di ritorsioni atomiche, paura, dolore, terrore, sofferenza… notizie che ora ci toccano da vicino ma che, purtroppo, ogni secondo di ogni anno in qualche parte del mondo, magari lontano dal nostro, coinvolgono milioni di uomini, donne e bambini.

Ogni volta ci raccontiamo la storia che abbiamo imparato dalla Storia ma poi ci ritroviamo al punto di partenza: lo scontro senza se e senza ma sembra essere un virus periodico dal quale il genere umano non riesce a liberarsi. Il noi contro voi diventa l’unica lingua da parlare, dimenticando che in una guerra sono sempre gli innocenti a pagare il prezzo più alto, senza distinguere tra futuri vincitori e vinti. Non bastano gli errori del passato, non bastano i cadaveri tra i palazzi bombardati, non bastano neanche i pianti e gli sguardi spaventati dei bambini a fare riflettere i Grandi della Terra.

Grandi…ma siamo sicuri che sono proprio così grandi i Grandi? Leggi il seguito di questo post »

rispetto-e1513822534518-1024x575Tra l’elezione del Presidente della Repubblica e Sanremo, siamo arrivati ai primi di febbraio come se “niente fosse”, quasi dimenticando che proprio febbraio è il mese in cui scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50.  Obbligo che implica, per chi ha la fortuna di avere un lavoro, di non potere più lavorare, poiché per legge si verrà sospesi dal servizio e si rimarrà conseguentemente senza stipendio. Leggi il seguito di questo post »

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